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Pierino e il lupo Flipbook PDF

Pierino e il lupo


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Pierino e il lupo 1​     Posso raccontarvi una storia?    C'era una volta...    Beh!  Questa  è  una  fiaba  musicale  e,  siccome  tutte  le  fiabe  hanno  dei  personaggi,  in  questa  ognuno  di  essi  è  rappresentato  da  un  diverso  strumento  musicale.  Affinchè  voi  possiate  riconoscere  i  personaggi  ogni  qualvolta  essi appaiono, chiederò ai vari strumenti di presentarsi  a voi.    Per primo l'uccellino. Esso è rappresentato dal flauto.    L'anitra dall'oboe.    Il gatto dal clarinetto.    Il nonno di Pierino, molto severo, è rappresentato dal fagotto.    Il lupo dai corni, eccolo che viene...    Pierino,  l'eroe  della  nostra  storia,  è  così  importante,  che  è  rappresentato da tutti gli archi.    1

Testo tratto dal sito https://www.flaminioonline.it/Guide/Prokofiev/Prokofiev-Pierino.html 

Gli spari dei cacciatori, dai timpani e dalla grancassa.            Una  casa  in  un  grande  giardino,  circondato  da  una  staccionata,  fuori,  nei  prati  vi  è  un  grosso  albero  e  uno  stagno. Non molto lontano vi è la  foresta buia e misteriosa!!! 

  Una  mattina  di  buon'ora  Pierino  aprì  il  cancello  e  uscì sul prato verde  che circondava la sua casa. 

  Sul  ramo  di  un  grande  albero  era  appollaiato  un  uccellino,  amico  di  Pierino.  Non  appena  lo vide arrivare cinguettò allegramente: "Tutto è  tranquillo". 

  Appresso  a  Pierino  un'anitra  avanzò  dondolandosi.  Era  contenta  che  il  ragazzo  non  avesse  chiuso  il  cancello  e  decise di farsi una nuotatina  nel profondo stagno in mezzo al prato. 

  Vedendo  l'anitra,  l'uccellino  volò  giù  dall'albero,  si  posò  sull'erba  vicino  a  lei  e  alzò  le  spalle.  "Ma  che  razza  di  uccello  sei,  che  non  sai  volare!"  disse,  e  l'anitra  replicò: "Che razza di uccello sei tu, se non sai  nuotare!" e si tuffò nello stagno. 

  Seguitarono  a  litigare  per  un  bel  po';  l'anitra  nuotando  nello  stagno,  l'uccellino saltellando sulla riva erbosa. 

  Ad  un  tratto  qualche  cosa  attirò  l'attenzione  di  Pierino:  era  un  gatto  che  avanzava  insidioso  tra  l'erba.  Il  gatto  pensò:  "Ecco  un  uccellino  impegnato  a  discutere,  non  mi  sarà  difficile  catturarlo".  E  incominciò  a strisciare verso di lui sulle zampe di velluto. 

  "Attenzione!"  gridò  Pierino  e  l'uccellino  svelto  volò  sull'albero.  Dal  bel mezzo dello stagno l'anitra fece "qua qua" al gatto. 

  Il  gatto  girava  intorno  all'albero  e  intanto  pensava:  "Vale  la  pena  di  arrampicarsi  così  in  alto?  Quando  sarò  lassù,  l'uccello  sarà  già  volato  via". 

  Uscì  il  nonno.  Era  arrabbiato  perché  Pierino  aveva  disobbedito.  "Il  prato  è  un  posto  pericoloso;  se  un  lupo  dovesse  sbucare  dal  bosco,  che cosa faresti?" 

  Pierino  non prestò attenzione alle parole del nonno. I ragazzi come lui  non  hanno  paura  dei  lupi.  Ma  il  nonno  lo  prese  per  mano,  chiuse  il  cancello e condusse Pierino verso casa. 

  Pierino  si  era  appena  allontanato  che  un  grande  lupo  grigio  sbucò  dalla  foresta.  In  un  baleno  il  gatto  si  arrampicò  sull'albero.  L'anitra  starnazzò  terrorizzata  e  stupidamente  balzò  sulla  riva.  Prese  a  correre  con  tutte  le  sue  forze, ma un'anitra non può essere più veloce  di un lupo. 

  Il  lupo  si  avvicinava...  sempre  di  più;  finché  la  raggiunse...  ecco  l'afferrò e ne fece un sol boccone. 

  Ed  ora  ecco  come  stavano  le  cose:  il  gatto  si  era  accucciato  su  un  ramo;  l'uccellino  appollaiato  su  un  altro...  non  troppo  vicino  al  gatto,  naturalmente.  Il  lupo  camminava  intorno  all'albero  guardandoli  con  occhi ingordi. 

  Intanto  Pierino  guardava  quel  che  stava  succedendo  da  dietro  il  cancello e senza un briciolo di paura. 

 

Corse in casa, prese una corda robusta e si arrampicò sull'alto muro di  pietra. 

  Uno  dei  rami  dell'albero  attorno  al  quale  girava  il  lupo  si  protendeva  oltre  il  muro.  Afferrando  il  ramo,  Pierino  riuscì  ad  arrampicarsi  e  così  si ritrovò sull'albero. 

  Poi  disse  all'uccellino:  "Vola  giù e mettiti a svolazzare intorno al muso  del lupo; attenzione, però, non farti acchiappare!" 

  L'uccellino  quasi  toccava  il  muso  del  lupo  con  le  ali,  mentre  questo,  aprendo la bocca, spiccava salti fulminei, cercando di azzannarlo. 

  Come  l'aveva  fatto  inferocire!  Come  voleva  afferrarlo! Ma l'uccellino  era molto più furbo della belva e continuò il suo gioco. 

  Intanto  Pierino  aveva  fatto  un nodo scorsoio e cautamente lo calò giù  dall'albero.  Riuscì ad infilarlo nella coda del lupo e tirò con tutte le sue  forze.  Sentendosi  preso  in  trappola,  il  lupo  si  mise  a  saltare  furiosamente  cercando  di  liberarsi.  Ma  Pierino  legò  l'altro  capo  della  corda all'albero. E più il lupo saltava, più stringeva il nodo scorsoio. 

  E  proprio  in  quel  momento...  i  cacciatori  uscirono  dalla  foresta.  Seguivano le tracce del lupo e sparavano ad ogni passo. 

  "Smettetela  di  sparare!"  gridò  Pierino,  ancora  seduto  sul  ramo  dell'albero  "L'uccellino  ed  io  abbiamo  già  catturato  il  lupo.  Aiutateci  piuttosto a portarlo al giardino zoologico". 

  E  allora...  immaginatevi  che marcia trionfale: Pierino in testa e dietro i  cacciatori  che  trascinavano  il  lupo.  Il  nonno  e  il  gatto  chiudevano  il  corteo.  Il  nonno  scuoteva  la  testa  e  continuava  a  brontolare:  "E  se  Pierino non fosse riuscito a catturare il lupo, che sarebbe capitato?". 

  Sopra  di  loro  volteggiava  l'uccellino  cinguettando  allegramente:  "Però,  che  tipi  coraggiosi siamo Pierino e io! Guardate che cosa siamo  riusciti a catturare!" 

  E  se  qualcuno  avesse  ascoltato  con  attenzione,  avrebbe  sentito  l'anitra che faceva "qua qua" nella pancia del lupo, giacché questo, per  la fretta, l'aveva inghiottita viva.