Le Persone Raccontano - Gammatom's Magazine Flipbook PDF

Cristina Piazza, assicurazione alla qualità, è la risorsa umana protagonista del nuovo numero del magazine aziendale.
Author:  A

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Story Transcript

LE PERSONE 


RACCONTANO HR GAMMATOM MAGAZINE - NUMBER 4 - SEPTEMBER 2022

BY UOFFY ENT. - LONDON





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IN QUESTO NUMERO CRISTINA PIAZZA ASSISTENTE ALL’ASSICURAZIONE QUALITÀ



UN PONTE TRA VITA E LAVORO Gammatom® è convinta vi sia un continuo scambio di esperienze generate dalla comune vita privata e quella professionale. Le risorse umane aziendali, portano con sé il costruttivo del vissuto aziendale nelle consuetudini dell’extra lavorativo e viceversa. E’ attraverso lo scambio che il bagaglio esperienziale cresce nel tempo, si modifica, evolve. Passo dopo passo, questa rubrica accompagnerà in un social viaggio di pochi minuti, entro il quale scoprire qualcosa in più della forza lavoro Gammatom®. Un piccolo ma significativo tributo ad ogni individuo reputato parte attiva di un processo di crescita nel mercato e soprattutto connesso ai valori di questo tempo.







Buona lettura-



La grandezza dell’uomo è di essere un ponte e non uno scopo. Friedrich Nietzsche

LE PERSONE RACCONTANO #04 // SEPTEMBER 2022

Cristina Piazza Mi chiamo Cristina Piazza, sono nata a Como ma vivo ad Uggiate Trevano, un piccolo comune di 5000 abitanti in provincia di Como e molto vicino alla Svizzera, quindi posso dire di essere al con ne svizzero o italiano a secondo dei casi. Molte volte mi chiedono se mi senta ancora italiana e rispondo senza indugio:”Certo che sì!” Anche perché no a poco tempo fa vivevo a Lurate Caccivio. Quando si parla di zone di con ne si nisce per discutere sulla mentalità del luogo, in questo l’in uenza del rispetto delle regole o dell’organizzazione in generale è

“Uggiate Trevano a un passo dal con ne.” molto tangibile ma vi assicuro che appena il con ne viene superato sembra di essere in un altro mondo. Fatte le consuete premesse ora posso partire con il racconto dei ricordi che attraversano infanzia e scuola per giungere a qualche opinione personale su tematiche d’attualità e la mia esperienza in Gammatom.

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“Mi sento fortunata, posso de nire la mia un’infanzia a colori.” I ricordi d’infanzia sono molti ma la cosa più bella restano i giochi che facevo con mia sorella e il tempo trascorso con i miei genitori. Un rapporto così privilegiato e sincero che quando tre anni fa ho lasciato casa e famiglia per stabilirmi con il mio ragazzo, inizialmente è stata dura proprio per questo distacco che prima o poi sarebbe comunque arrivato. Nonostante l’età adulta, gran parte della consapevolezza è proprio dovuta ad un rapporto costruito nel tempo attraverso reciprocità di ascolto e rispetto, per me un vero valore aggiunto, considerato che questo non sempre accade nei rapporti famigliari. Posso de nire la mia infanzia “a colori” perché ero serena, mi divertivo, pensa che giocavo davvero moltissimo ma anche da sola. Introduco ora una gura importante della vita, mia sorella. I sette anni di differenza me la facevano vedere quasi come una seconda mamma, era un punto di riferimento e ancora oggi nonostante gli anni siano passati, il suo atteggiamento nei miei confronti è quello di una seconda madre. Il gioco preferito era fare l’insegnate. Lo leggo come un segno del destino infatti, no a poco tempo fa ho anche lavorato come insegnante di bambini e non a caso mia sorella è insegnante. Un regalo tra tutti che ricordo con molto affetto ed è certamente come per molte altre bambine, è la Barbie. Giocavo tantissimo e ne avevo molte, pensa che ancora oggi ho la casa di Barbie (sorride mentre lo dice. ndr), impossibile dimenticarle. Poi ci sono i ricordi delle vacanze d’infanzia, le trascorrevo molto anche con i nonni. Mi riferisco soprattutto al nonno paterno a cui ero legatissima, la nonna materna invece, non ebbi la fortuna di conoscerla. Col nonno andavamo in montagna a Chiesa Val Malenco, giocavamo a carte e facevamo tante camminate, una passione che ancora oggi è rimasta infatti amo molto camminare, mi fa sentire davvero bene.

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“Dalla scuole medie in poi ho cominciato ad appassionarmi di più allo studio… ” I ricordi della scuola portano inesorabilmente anche a qualche dispiacere, esempio quelli nati dalle classiche differenze di comportamento tra bambini e bambine. I bambini ad esempio, mi prendevano di mira perché ero un pò bassa, ricordo che sui cestini avevano scritto “Piazza è una tappa”. Oggi sorridiamo ma a quell’età sono sensazioni spiacevoli, di disagio che ci portiamo dentro, molte volte senza aver neppure il coraggio di riferirle ai genitori. Dif cile chiamarlo bullismo ma forse ci eravamo vicini. Ed eccoci a rievocare gli studi. All’elementari ero un’alunna come tante altre nella media, non eccessivamente brava. Ricordo quanto non mi piacesse scrivere ad esempio, preferivo di gran lunga le materie scienti che. Dalle medie in poi invece, ho cominciato ad appassionarmi allo studio, a concentrarmi su quello che studiavo, mi preparavo moltissimo anche per gli esami tanto da iscrivermi successivamente all’Università. La materia preferita era scienze, quella meno gradita, per non dire di peggio era l’italiano…in quella non ero per niente brava. Ho però un rammarico, il non aver imparato bene durante il periodo delle elementari la geogra a, oggi a volte mi capita di fare delle gure per non conoscere posti in Italia. Sapevo me l’avresti chiesto, si c’è anche un ricordo indelebile che riguarda i voti, quella volta in cui presi 3 in un’interrogazione di diritto.



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LE PERSONE RACCONTANO #'04 // SEPTEMBER 2022

LE PERSONE RACCONTANO #04 //SEPTEMBER 2022

Opinioni 
 In genere mi de nisco più ri essiva, penso a cosa devo dire, alle conseguenze di quello che dico… quindi presterò attenzione ai prossimi passaggi. Preferenze? Mare, montagna o laghi? Ultimamente direi laghi mentre la città ideale dovrei vivrei, sicuramente Barcellona, Spagna. Mi piace tantissimo cucinare quando posso, la mia cucina preferita in questo momento è quella di Carlotta Perego (www.cucinabotanica.com), cucina vegana. Mi sto impegnando con un momento alla settimana dove cucino una sua ricetta. Debbo però ammetterlo che mi piace moltissimo cucinare e in questo caso, tolgo un pò alla volta carne, pesce e resta appunto un piatto vegano. Molti credono sia complicato approcciarsi e cucinare vegano ma ora è un pò più facile, gli ingredienti si trovano anche nei supermercati più comuni e non solo negli specializzati. Se vuoi

sapere quale è il mio piatto preferito allora rispondo senza dubbio pizza… un piatto italianissimo che peraltro faccio anche io con molta soddisfazione di chi la mangia.

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e dovessi utilizzare due aggettivi per de nire in bene e in male il mio Paese l’Italia, direi per il negativo “sperpero” e il positivo “ socievole”. Come fai a non amare il nostro Paese quando vieni da fuori? Noi siamo davvero socievoli,

accomodanti, ospitali e anche quando andiamo all’estero e non parliamo una parola della lingua locale, sappiamo sempre farci perdonare con un sorriso e gesticolando. A proposito di amore… Credo nell’amore. Nel tempo dei social più fragile, facile o complicato? Direi più facile. Come vedono i matrimoni di un tempo che duravano una vita le nuove generazioni? Penso subito ai miei genitori, da poco hanno festeggiato i 40 anni di matrimonio. Allora il matrimonio era diverso, incontravi una persona la sposavi e dovevi tenertela anche se non andava bene, anche se l’amore dopo un pò di tempo esauriva la sua forza di tenuta naturale. Il contesto sociale impediva altre variabili nel tempo, a volte mancava il coraggio e anche quando c’era, il futuro era decisamente buio. Ora invece, puoi conoscere meglio la persona prima del matrimonio, fare periodi di convivenza e anche qualora dopo una scelta importante come il matrimonio qualcosa non vada per il giusto verso hai sempre la possibilità di divorziare e rifarti una vita. Quindi preferisco il sistema attuale.

“Credo nell’amore. Ai tempi dei social più facile.” Su cosa puntare per conquistare un ragazzo millennial o generazione zeta? Tra le tante sceglierei l’intelligenza.







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 piace leggere anche se ultimamente leggo molto meno. Prediligo lo streaming oramai alla tv classica. Ascolto molta musica e quella che ascolto in questo momento con piacere, considerato il periodo estivo è “la dolce vita” di Fedez. C’è un ritorno alle melodie e agli arrangiamenti degli anni ’60 quindi aspettiamoci anche un ritorno di tendenza per l’abbigliamento. Vado ogni tanto ad assistere a dei concerti, l’ultimo visto con grande entusiasmo quello dei Pinguini Tattici Nucleari a Milano, assolutamente da non perdere per bravura e divertimento collettivo. Che rapporto ho con il cellulare e i social? Sono poco social non ho molto da dire a riguardo. Da grande anche se dopo quello che ho detto può sembrare strano ed ami molto il mio attuale lavoro, avrei voluto fare la criminologa. Già nell’ambito della qualità è un pò tutto una ricerca, uno scoprire, però la criminologia mi piace tantissimo. Seguo con piacere tutte quelle serie che trattano di queste cose tipo Cold Case. Scoprire, fare la analisi , la logica dell’investigazione, i dettagli …

Il caso delle dichiarazioni dell’imprenditrice “Elisabetta Franchi”, in merito all’assunzione di donne/madri, mi fa pensare che esista ancora una discriminazione in tal senso nel mondo del lavoro e quel che è peggio in tutta questa storia è che tutto ciò sia stato pronunciato da una donna. Potrebbe essere che a questo punto culturale ma di interesse e quando arriva a discriminare lo stesso parità tra uomo e donna in Italia nel io credo che nel lavoro questa sia ormai moltissime donne tempo di sola pertinenza maschile.

non si tratti solo di un retaggio quello è prioritario anche una donna genere. Mi chiedi se sia reale la privato ma soprattutto nel lavoro? Si, stata raggiunta, vedo che ci sono imprenditrici o che fanno attività un

Tornando invece all’amore, se assunto un atteggiamento un pò l’uomo in dif coltà di rapporto Lo Abbiamo un’indole più critica, più comportamenti di coppia. Le donne l’iniziativa, arrivano a poter

parliamo di parità, forse abbiamo troppo dominante, mettendo a volte vedo, lo percepisco anche io. immediata nei giudizi e molto spesso prendono per prime scegliere… nalmente!









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“Sono favorevole allo Ius Soli.” È giusto concedere il diritto di cittadinanza ai ragazzi di seconda generazione nati e che hanno studiato in Italia, questo accade in moltissimi Paese del Mondo e sarebbe una condizione sociale migliore anche in Italia. Sono favorevole all’immigrazione, l’hanno fatta anche i nostri avi negli anni dif cili, quello che però manca è una corretta regolamentazione, a volte, anche se sono qui da poco tempo però, sembra quasi abbiano più potere di noi che qui ci siamo nati e questo accade anche sul lavoro. Per spiegarmi meglio e non essere equivocata, dico che molte volte il loro stato di vittime reali viene usato no a farlo diventare un punto di vantaggio, di potere.

trasferisce quasi il senso di essere esclusiva, soprattutto di mirare al potere come forma di business.

Sono molto attenta al tema dell’ambiente, della sostenibilità, anche prima del fenomeno Greta Tumberg. Sono argomenti verso i quali ho sempre provato molto interesse e coinvolgimento. Credo che l’Italia tutto sommato, con quanto si dica,

sia abbastanza attenta a queste tematiche e chi viaggia può testimoniare che vi sono Paesi dove ad esempio la semplice raccolta differenziata neppure esista. Noi siamo solo una piccola parte che può aiutare il pianeta e dobbiamo convincerci che lo possiamo fare.

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Perché i giovani sono cosi disinteressati dalla politica? Io stessa lo sono. Quando devo andare a votare mi riduco all’ultimo momento per informarmi. È diventata una questione troppo uida, altalenante, le ideologie hanno lasciato spazio a programmi e persone che però si fondono, si dividono e poi tornano unite smentendo le proposizioni precedenti. È davvero dif cile seguire tutto questo. È una politica molto, troppo distante dalla gente e dalla vita reale,

Si è parlato e scritto molto a riguardo il sondaggio americano sulla generazione millennials e zeta di preferire gli animali da compagnia rispetto al fare un glio. Non conoscevo questo sondaggio, probabilmente recente… dico:”non sono d’accordo”. Io non ho mai avuto animali in casa, non è che non li sopporto però non credo si possa arrivare a pensare una cosa del genere. Per formazione ed etica considero davvero prima l’uomo. Va molto bene che la società civile abbia preso maggiore considerazione del rispetto verso il mondo animale ma ora sta diventando troppo, si esagera davvero. Come credo sia sbalorditivo il consumo di alcool e stupefacenti negli adolescenti, le ragioni di questo malcostume? Penso oramai non esista più controllo sui ragazzi, non vengano più seguiti. Per alcuni genitori i gli sono oramai dei fantasmi. Nonostante la mia giovane età, vedo molta differenza tra la mia generazione e gli adolescenti di oggi. All’origine di questo comportamento potrebbe esserci dell’insoddisfazione, abbiamo tutto, forse non siamo più capaci di annoiarci e quindi si arriva senza consapevolezza a gesti estremi e dannosi. Il mio sogno nel cassetto? Magari fare l’attrice … ho fatto teatro qualche anno fa. Alle superiori c’era una scuola di teatro e l’ho frequentata. Mi spinsero ad andarci per vincere la timidezza e devo dire a distanza di tempo mi ha molto aiutata anche appassionandomi al genere. Per restare in argomento spettacolo ho anche praticato danza per otto anni, e anche quello ha contribuì molto a sbloccarmi. Un ultima cosa… orgogliosa di essere ciò che sono oggi!







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“Mi lascia perplessa il sondaggio USA a generazione Z e millennials”



nell’accettazione dell’offerta di lavoro magari anteponendoli addirittura al denaro.

Cristina & Gammatom

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Sono arrivata in Gammatom il primo settembre del 2021. Ad oggi ricopro il ruolo di assistente all’assicurazione della qualità . Arrivo da un’esperienza completamente differente, dove però, non mi trovavo per niente bene. Come mi trovo qua? Ho mandato il curriculum attraverso Linkedin, mi hanno chiamata ed ho risposto con piacere. Sì, anche se dif cile a credersi tramite Linkedin ho trovato Gammatom di cui non conoscevo prima l’esistenza. Ho scoperto un mondo di attività completamente insolito, l’irraggiamento, la sterilizzazione… bello molto bello, mi ha catturata. La cosa migliore del lavorare in Gammatom? Decisamente un bell’ambiente ma se dovessi usare un sostantivo per de nire la sensazione direi “ sicurezza” è palpabile, rasserena e motiva giornalmente.

ono contenta anche per il buon livello di comunicazione esistente tra datore di lavoro e dipendente e tra dipendenti stessi in Gammatom, questo aiuta, facilita i rapporti rendendo migliore anche l’ef cienza. Trovo che la formazione abbia un valore determinante per la quali ca dell’azienda e la motivazione del dipendente. In generale è davvero importante. Ora i temi base di competenza, rispetto a prima, sono sempre in continua evoluzione e nel mio settore restare aggiornati è un valore aggiunto. Trovo che Gammatom sia molto essibile, vicina alle esigenze del dipendente, questo permette di organizzare meglio l’attività produttiva ma anche la vita personale. È il raggiungimento di una maturità e consapevolezza reciproca lavoratore/ dipendente, è il massimo del rapporto di ducia.

L’approccio iniziale con i colleghi è stato ottimo, faticavo a crederlo perché provenivo da una realtà ed esperienza molto diversa, per dire non ci si salutava quasi mai neppure la mattina. La cordialità qui è di casa e fa sentire quasi a casa usando un giro di parole. Perché c’è questo turnover nelle aziende e le risorse umane lasciano da un giorno all’altro? I giovani nutrono l’istinto di crescere, di aumentare le proprie competenze, di mettersi in gioco e confrontarsi molto più di persone che sono orami stabilizzate nell’età adulta e forse oggi questi elementi/necessità sono stati messi al primo posto

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Mi capita sovente di parlare di Gammatom e del mio lavoro anche fuori dell’azienda, magari con gli amici e lo faccio sempre con piacere perché credo che queste aziende considerate eccellenze a volte rarità di confortevole ambiente produttivo, meritino di essere conosciute e riconosciute per il valore che hanno. Chi ascolta non può poi fare a meno di fare molte domande in proposito, incuriosito ma anche al tempo stesso affascinato da questa insolita realtà.

Non ultimo… i cambiamenti migliorativi sono all’ordine del giorno. Vi pare poco? .

Apprezzo molto il metodo di comunicazione interna ma soprattutto corporate di Gammatom. È un piacere sapere che l’azienda per la quale lavori considera la comunicazione e la divulgazione come mezzo di visibilità per acquisire opportunità migliori mettendo in campo mezzi e soprattutto i giovani. Io stessa sto rispondendo ad un’intervista che diviene un racconto personale dentro una magazine aziendale… cosa davvero insolita per una PMI. In Gammatom, c’è da questo punto di vista una partecipazione delle risorse umane molto compatta e consapevole, tutti lo facciamo con spirito costruttivo perché ci sentiamo parte dell’azienda e delle sue nalità. Come mi vedo tra 10 anni in Gammatom? Aspiro a diventare col tempo una responsabile, questo è già un traguardo considerevole e farò il possibile perché ciò accada. Per quanto riguarda il futuro di Gammatom invece, tra 10 anni, nonostante crisi economiche nei mercati e dif coltà, ho la sensazione che continuerà a crescere consolidando la sua presenza nel mondo e migliorando sempre più servizi e qualità già oggi di alto livello. Gammatom è unica e poi… giovane con molta motivazione nei suoi dipendenti.













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LA NOSTRA COMUNICAZIONE

Segnaliamo il nuovo short video della serie Go Deep! a cura di Andrea Monizza in questo episodio.

GUARDALO QUI Il magazine “Panorama” ha dedicato un redazionale a Gammatom e Andrea Soldini come titolare ha esposto le principali caratteristiche dell’azienda e l’identità del brand, oramai divenuto internazionale.

LEGGI QUI

ALBERTO MINETTO









PANO R AMA

GO DEE P!

GA MMATOM MAGA ZIN E

Il lavoro continua. Una preoccupazione costante si avverte durante gli incontri o le conversazioni telefoniche con fornitori e clienti. Avvisi di ritardi nelle consegne di materiale, materie prime o di prodotti niti e semi lavorati a clienti. Particolare attenzione alla mole dei rincari, soprattutto quelli derivanti dall’uso di energia elettrica e gas negli impianti ed edi ci industriali. La logistica è una componente altrettanto delicata in tutto ciò e segue un rallentamento dovuto alla riduzione dei consumi ed ef cientamento energetico sui mezzi di trasporto. Gammatom, interpellata più volte a tale proposito, informa che l’attività prosegue secondo gli standard

La crisi attuale non ha ricadute e ettive sull’attività aziendale ed è importante mantenere il livello di attenzione e qualità verso i clienti.

precedenti senza rilevazioni di ritardi o impossibilità di consegne e servizi. La tipologia di servizio, come pure la particolarità del settore produttivo d’origine, è intaccata solo minimamente dagli elementi citati in apertura e questo la mette al riparo dall’applicare criteri differenti sul management produttivo. Grazie a clienti e fornitori per l’attenzione riposta.

Valore aggiunto per una costante crescita nei mercati
 “Qualità signi ca fare le cose bene quando nessuno ti sta guardando”. Henry Ford

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LE PERSONE RACCONTANO #04 //SEPTEMBER 2022

LIBRI

COME UN RESPIRO FERZAN OZPETEK In “Come un respiro” Ferzan Ozpetek ci delizia ancora una volta con il suo talento di scrittore, raccontandoci la storia di Sergio e Giovanna, una coppia di giovani romani che, mentre sta pranzando nel suo appartamento del testaccio con alcuni amici, riceve la visita di Elsa Corti.





Elsa è un’estranea per i due. L’unica cosa che la lega a loro è quella casa, che vorrebbe



Relax

rivedere perché ci ha vissuto anni prima. Insieme a lei, Elsa ha un fascio di lettere mai lette che nascondono la storia della sua vita e un terribile segreto. Lasciando entrare la donna, Sergio e Giovanna, insieme ai loro amici, vengono catapultati in una storia che si dipana tra Roma e Istanbul, ricca di segreti e colpi di scena talmente incredibili da arrivare a minare anche le loro certezze.

PRINCIPI DA APPLICARE A differenza della casa, l’uf cio e il posto di lavoro necessitano di luci particolari, che dovrebbero garantire non solo ef cienza energetica e durata, ma anche standard di qualità adatti per non affaticare gli occhi in caso di lavoro da videoterminale o su apparecchiature tecnologiche. L’illuminazione dell’uf cio, in questo senso, richiede un’attenzione speci ca, nalizzata a valorizzare al meglio la produttività creando un ambiente accogliente sia in estate, quando abbonda la luce naturale, sia soprattutto in inverno o in quei luoghi dove l’apporto di luce è minimo. Il tutto, se possibile, nel rispetto delle linee guida stabilite fra gli altri dall’INAIL nel prezioso manuale disponibile in download Il lavoro al videoterminale

TIPOLOGIA DELLE FONTI LUMINOSE Tutto parte da qui. Le  fonti luminose  in un ambiente possono essere di due tipologie: naturali o arti ciali, in entrambi i casi da fonti di luce diretta o indiretta. Le fonti di luce diretta forniscono un’illuminazione più intensa, utile sull’area di lavoro, ma rischiano di lasciare in ombra altre aree non direttamente illuminate, accentuando i contrasti. All’opposto le fonti di luce indiretta, che utilizzano ad esempio la ri essione della luce dal sof tto per una diffusione in tutto l’ambiente, limitano le differenze di luminosità ma introducono una luce più omogenea in cui spesso le ombre e i contrasti sono attenuati.

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ILLUMINAZIONE DELL’UFFICIO

LE PERSONE RACCONTANO #04 //SEPTEMBER 2022

mantenere integra la salute e salvaguardare l’ambiente. In un ambiente di lavoro è preferibile l’illuminazione mista diretta-indiretta, tale da evitare l’eccessivo contrasto tra le zone che ricevono luce diretta e le altre aree dell’ambiente, lasciando una buona illuminazione dell’area di lavoro, o tramite fonti di luce diretta con diffusori e schermi. Le fonti luminose o i loro ri essi non devono rientrare nel campo visivo dell’operatore al videoterminale: utilizzando luci dirette ma

parzialmente schermate, in cui l’angolo di emissione della luce diretta è ristretto, viene limitata la possibilità che la fonte luminosa o il suo ri esso rientri nel campo visivo degli operatori.

IL GIUSTO EQUILIBRO TRA LUCE NATURALE E ARTIFICIALE

CONTROLLO UGR SOPRA LE SCRIVANIE In tutti gli uf ci e luoghi di lavoro dove sono presenti computer e dove gli impiegati passano davanti al PC la maggior parte della loro giornata lavorativa, è importantissimo studiare l’UGR, acronimo di Uni ed Glare Rating. Si tratta di un valore riconosciuto e condiviso a livello internazionale, che identi ca le condizioni di abbagliamento all’interno di un ambiente. Senza scendere troppo nei dettagli, basti ricordare che l’abbagliamento è uno dei pericoli maggiori per la vista quando si lavora al videoterminale.   La causa è da ricercarsi nell’alto rischio di affaticamento visivo collegato allo sforzo oculare nel controbilanciare la quantità di luce (in piccolo quello che succede come quando si guardano a lungo i fari di una macchina). Per questo è necessario posizionare le luci preferibilmente ai lati e non davanti né alle spalle dello schermo: la postazione di lavoro deve essere regolata in modo che sia la fonte luminosa che il suo eventuale ri esso non entrino nel campo visivo. Un consiglio? Le fonti luminose con un angolo di emissione di luce molto ristretto limitano la formazione di ri essi.

In base a quanto scritto nel punto precedente, è fondamentale bilanciare luce naturale e luce arti ciale. Dove possibile, si raccomanda di dare la precedenza alla luce naturale: va da sé che ci saranno situazioni dove la luce naturale è insuf ciente, anche solo in alcuni frangenti della giornata. Dipende dal locale, dalla presenza o meno di grandi vetrate e dall’esposizione. Combinare con sapienza luci, intensità delle fonti e distribuzione è il sistema migliore per

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A lavoro, che tipo da u cio sei?

IL NUTRITORE

IL CHIACCHERONE

“Ci sono i dolci al cioccolato! Scatenatevi!” Questo tipo da uf cio si diletta a nutrire tutto l’uf cio con dolci e junk food. Sorride trionfalmente quando i colleghi si avventano in modo colpevole sulle merendine appena comparse nell’area break.

Il chiacchierone NON SMETTE MAI DI PARLARE. Tutti i colleghi evitano questo tipo da uf cio come la peste, per paura di rimanere intrappolati in un angolo e di doversi sorbire le sue noiose chiacchiere per mezz’ora.

IL PASSIVO-AGGRESSIVO

IL DISORDINATO Il disordinato lascia una scia di caos ovunque vada. Versa il caffè in giro e non pulisce. Pranza e lascia piatti e briciole dappertutto. Scalda pietanze puzzolenti nel microonde e lascia ammuf re gli alimenti in frigo. Eppure, questo tipo da uf cio non viene mai colto sul fatto…

Il passivo-aggressivo non si lamenta esplicitamente del fatto che gli altri non si impegnano abbastanza, ma non smette mai di dire quanto stia lavorando duramente e quante nottate sta passando in uf cio. Inoltre, questo tipo da uf cio lascia dei bigliettini passivi-aggressivi nell’area break, prendendo di mira chi sporca e lascia tutto in disordine.

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IL GENITORE Questa gura materna o paterna desidera prendersi cura dei colleghi o dei compagni di team più giovani. Lo sentirete spesso rivolgere domande come: “Hai mangiato abbastanza, oggi?” o “ Non hai freddo, così vicino alla nestra?” Troverete facile parlare con questo tipo da uf cio durante una situazione di crisi al lavoro o se avete bisogno di una iniezione di ducia.

L’OVER SHARER L’over-sharer non ha freni. È come il parente che diventa imbarazzante dopo una bottiglia di vino a un matrimonio. Racconta storie con tanto di dettagli intimi sulla sua relazione amorosa o parla di problemi di salute molto personali. L’imbarazzo che si crea con tipo da uf cio

è tale da spingervi a fare conversazione con il chiacchierone, piuttosto che nire nelle grin e dell’over-sharer.

LA REGINETTA DI BELLEZZA O IL BELLO DELL’UFFICIO La reginetta di bellezza e il bello dell’uf cio sono sempre splendidi, senza sforzo, qualsiasi cosa indossino. Eleganti, casual o “smart-casual”, si presentano sempre al meglio perché sono bravi a fare shopping e hanno dei capelli favolosi. Sarà merito del balsamo che usano…

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Tipo da u cio

Il pettegolo ama lo scandalo. Che sia vero o meno, questo è il tipo da uf cio che vive di pettegolezzi. Trascorre la maggior parte della giornata a discutere del recente aumento di peso di un collega, del fallimento di un matrimonio, di una nuova relazione amorosa sorta in uf cio o dei problemi nanziari di qualcuno. Lo vedrete spesso confabulare con un compagno di pettegolezzi o ridacchiare platealmente.

IL RUMOROSO Il rumoroso è estremamente fastidioso e ne è del tutto inconsapevole. Produce rumori fastidiosi come scrocchiarsi le nocche e tamburellare le dita sulla scrivania. Il tipo da uf cio in questione ascolta la musica in cuf a a un volume troppo alto, tanto che i colleghi vicini riescono a sentirla.

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IL PETTEGOLO

LA GENTILEZZA È UN DONO ED È PER TUTTI La gentilezza ha n dalle origini un signi cato più profondo. La parola “gentile” deriva dal latino “gentilis”, che signi ca “appartenente alla stessa gens”, ovvero “della stessa stirpe, parente”, concetto che si può estendere no a “della stessa nazione, compatriota”. Gentilezza dunque signi ca appartenenza a un medesimo gruppo di persone e, in ambito antropologico, il concetto di appartenenza indica accoglienza del singolo da parte del gruppo, assenza di giudizio e protezione dall’esterno: in poche parole, il gruppo è ciò che consente la sopravvivenza e sostiene lo sviluppo dell’individuo, come accade nel mondo animale, dove sopravvivenza è garantita solo grazie al sostegno e protezione del branco.

LA GENTILEZZA La gentilezza è allora un modo per affrontare la vita grazie alla capacità di connettersi con gli altri e di partecipare al benessere della comunità. È vivere e comportarsi nei confronti degli altri con l’intento di creare un ambiente inclusivo e piacevole per tutti, in cui sentirsi accettati e protetti. La gentilezza è un atteggiamento che si fonda sull’apertura, verso gli altri e verso l’ambiente esterno. Prevede sollecitudine e desiderio di prendersi cura delle persone, perché ci si preoccupa di instaurare o mantenere con loro un legame non solo civile, ma anche premuroso e attento. Si rifà dunque a un ideale di comunità, di cura uno per l’altro.

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Numerosi studi affermano che la gentilezza comporta vari bene ci e, in generale, praticare o ricevere atti gentili aumenta la percezione di benessere personale e rende più positivi e bendisposti verso l’altro.

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